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Odontoiatria conservativa: i restauri estetici per denti rovinati

  • Autore: signora vannucchi (mamma dott.ssa Bove)
  • 05 mar, 2018

Al problema dei denti rovinati, danneggiati da carie o da fratture, da abrasioni ed erosioni a smalto e dentina (tessuto osseo appena sotto lo smalto che circonda la cavità pulpare), l’odontoiatria conservativa risponde con interventi sempre più avanzati e mini-invasivi, e con materiali di ultima generazione.

Grazie alle tecniche innovative - e non invasive - possiamo smettere di temere il dentista e di preoccuparci per l’estetica del nostro sorriso, o per i corpi estranei che terremo in bocca per tanti anni. I restauri estetici e le cure per i denti danneggiati da carie o da altri fattori, sfruttano infatti materiali compositi che permettono di ottenere risultati eccellenti: dal colore molto simile allo smalto degli altri denti cui i vari manufatti aderiscono senza intaccare in nessun modo il tessuto sano circostante.

Qualsiasi sia la vostra condizione di partenza, possiamo farvi riconquistare un bel sorriso, una bocca sana e una normale masticazione, fondamentale per preservare la salute generale.

Scopriamo insieme quali sono gli interventi di restauro estetici e funzionali, per orientare al meglio cure e trattamenti di odontoiatria conservativa, di cui la Dott.ssa Daria Bove si occupa nello studio di Bareggio, in provincia di Milano.

Come risolvere le lesioni ai denti causate da carie, fratture ed erosioni

I trattamenti di odontoiatria conservativa hanno l’obiettivo di recuperare il dente compromesso da lesioni di varia entità e con tecniche diverse: restauri diretti in composito (otturazioni) eseguiti dall'odontoiatra su piccole parti del dente danneggiato da carie superficiali nella stessa seduta in cui viene rimossa la carie del dente, o con restauri indiretti - parziali o totali - effettuati con corone, faccette, intarsi, manufatti da laboratorio realizzati su impronta del paziente.

Si ricorre alle tecniche conservative anche per ripristinare il rivestimento dentale compromesso da abrasioni o erosioni. A determinare queste ultime sono diverse cause, come il contatto con alcuni alimenti e bevande, l’uso scorretto dello spazzolino, lo sfregamento tra i denti (bruxismo), ecc.

Come viene ricostruito un dente cariato?

Una delle più note e ricorrenti cause di danneggiamento ai denti è la carie. Sappiamo tutti cosa significa perché a chi non è capitato, prima o dopo, di averne? Non entriamo nel merito scientifico della sua genesi, perché quello che interessa in questa sede è comprendere come ricostruire un dente cariato per ripristinarne estetica e funzionalità. A seconda del caso, il paziente potrà ricorrere a vari metodi di ricostruzione del dente.

Carie superficiali: il tempismo salva il dente

Intervenire in tempo su una carie - quando è al suo stato superficiale - significa evitare cure più complesse come la devitalizzazione, o il rischio di doverlo estrarre in seguito a infezioni più serie.
La carie superficiale attacca lo strato più esterno, ovvero lo smalto del dente. In questa fase si può risolvere il problema con cure conservative, rapide e semplici. La carie profonda, invece, raggiunge la polpa (sede dei nervi dentali), e può provocare infiammazioni e intaccare il tessuto osseo. A questo proposito, ricordiamo quanto sia potente la prevenzione per scoprire in tempo le carie e per evitare cure più lunghe e più onerose.

Otturazione della carie superficiale con materiali compositi

Come abbiamo accennato, i restauri possono avvenire in diversi modi a seconda della sostanza dentale compromessa. Quella delle otturazioni è una tecnica conservativa che si utilizza per ricostruire piccole parti del dente cariato. Una volta asportata la carie, l’odontoiatra sostituisce il tessuto danneggiato con il materiale composito - modellato e lasciato solidificare - per riempire la cavità lasciata dall'intervento di asportazione. L’intervento è adatto anche a piccole fratture.

Intarsi e corone per la ricostruzione parziale o totale dei denti cariati

Intarsi e corone sono altri interventi conservativi cui si ricorre quando la carie ha rovinato gran parte del dente. Per ricostruirlo l’odontoiatra effettua un restauro indiretto parziale (intarsio) o totale (corona) con manufatti creati in laboratorio e cementati sul dente.

L'intarsio, realizzato in resina composita nelle tonalità e sfumature di colore uniformi al resto della dentatura, risolve le irregolarità del dente lasciate dalla carie, e ne previene i rischi di frattura. Prima di eseguire la cementazione, l’odontoiatra verificherà la perfetta adesione dell’intarsio al dente interessato e la corretta occlusione dentale.

La corona è un intervento di restauro indiretto totale perché sostituisce tutta la parte masticante del dente. Anch'essa viene fabbricata su misura in laboratorio, e preceduta da un provvisorio affinché si possa continuare a masticare subito dopo l’intervento. Una volta pronta, la corona definitiva viene cementata e fissata all'elemento dentale.

Ricostruzione denti in materiali compositi sicuri e resistenti

In passato, per ricostruire le parti danneggiate del dente, spezzato o cariato, si utilizzava l’amalgama d’argento, molto poco estetico nel suo colore grigiastro. In questi anni, l’odontoiatria conservativa ha fatto grandi passi avanti nella ricostruzione dei denti in materiali compositi. Il colore del dente ricostruito è identico a quello naturale, al punto da non lasciar percepire la minima differenza tra dente sano e composito. Risultati eccellenti anche nella funzionalità del dente ricostruito: azioni quotidiane come la masticazione o l’igiene orale vengono svolte senza nessun tipo di fastidio.

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